Sovraccarico di lavoro: i nutrienti per attenuare la stanchezza mentale

Affaticamento mentale, difficoltà a concentrarsi e memoria poco reattiva sono sintomi comuni quando il carico di lavoro o di studio diventa eccessivo.

Lavorare tanto, sostenendo ritmi intensi per lunghi periodi, può mettere alla prova corpo e mente: sentirsi sopraffatti dagli impegni e dalle scadenze impedisce di focalizzarsi sulle priorità, fa perdere il contatto con la realtà e restituisce come unico risultato ritrovarsi già esausti a metà giornata.

Quando tutto questo accade, il segnale che cervello sta inviando è ben chiaro: ha bisogno di supporto e recupero.

Cosa accade al cervello quando il carico mentale è eccessivo?

Possono essere diverse le situazioni in cui un eccesso di stimoli innesca una richiesta cognitiva superiore alla media:

  • periodi di esami per studenti e studentesse;
  • overworking“, il troppo lavoro causato per esempio da scadenze imminenti;
  • energie da impiegare per occuparsi di qualcuno;
  • mente sempre occupata da pensieri ricorrenti, come problemi a lavoro o eventi da organizzare;
  • fare lavori pericolosi o ricoprire ruoli di grande responsabilità, che richiedono quindi perenne attenzione.
Giovane studente stressato con la testa sul tavolo

A volte, invece, capita semplicemente di non riuscire a star dietro a tutti gli impegni, soprattutto con l’avanzare dell’età.

Tutto questo carico cognitivo porta a conseguenze spiacevoli che possono causare disagi sia nella sfera personale che professionale, per esempio:

  • confusione mentale, causata dalle troppe informazioni da trattenere ed elaborare;
  • lentezza nei processi decisionali e difficoltà nel definire le priorità;
  • cali di memoria e di attenzione, aumento delle distrazioni e scarsa concentrazione;
  • affaticamento e spossatezza costante, anche dopo il riposo;
  • episodi di irritabilità, dovuti a un’inefficiente gestione dello stress e delle pressioni quotidiane.

Come migliorare la resistenza mentale

È possibile sostenere la mente in modo efficace e contrastare lo stress da lavoro/studio? Sì, esistono delle tecniche per essere più performanti e tutte includono, paradossalmente, delle pause!

Donna in ufficio che prende il caffè alla macchinetta
  • Prenderti uno o più momenti per recuperare. Il cervello funziona in modo incredibile, ma non può performare senza sosta. Per gestire lo stress a lavoro, prenditi piccole pause ogni ora: migliorano la produttività e aiutano a mantenere a lungo la lucidità mentale.
  • Non trascurare il riposo. Durante la notte, il cervello elabora e riorganizza le informazioni raccolte durante il giorno. Privarlo di un riposo adeguato compromette memoria e reattività, riducendo la capacità di affrontare nuovi stimoli.
  • Il multitasking non è la soluzione. Gestire più attività contemporaneamente riduce la capacità di concentrazione: dedicarsi a un compito per volta, invece, permette al cervello di elaborare meglio le informazioni.

Adottare delle buone abitudini è fondamentale, ma a volte potrebbe non esserci concesso di “abbassare la guardia”, per esempio quando situazioni esterne richiedono per forza di cose prestazioni cognitive più alte del solito.

In questi casi è importante riconoscere il momento di sovraccarico e prepararsi a gestirlo correttamente: un aiuto, in questo, può venire dalla natura. Ci sono alcune sostanze che aiutano a favorire il benessere cognitivo nei periodi di maggiore impegno mentale, grazie a specifiche proprietà che migliorano la trasmissione degli impulsi tra i neuroni.

I nutrienti che aiutano in periodi di sovraccarico

La mente può contare su diversi nutrienti per sostenere memoria, lucidità e reattività. Questi nutrienti, combinati in modo sinergico, aiutano il cervello a lavorare in modo più efficiente, migliorando la capacità di focalizzazione e riducendo l’impatto del sovraccarico mentale.

Di seguito tre sostanze particolarmente,  utili soprattutto se combinate.

  • Colina: componente delle membrane cellulari, è coinvolta nella trasmissione degli impulsi nervosi, in quanto è il precursore dell’acetilcolina, uno dei principali neurotrasmettitori del Sistema nervoso Centrale e periferico.
  • Fosfatidilserina: è un fosfolipide presente nelle membrane delle cellule nervose, fondamentale per la loro integrità e funzione.
  • Bacopa: una pianta indiana nota per l’effetto benefico che ha su memoria e funzioni cognitive.
Bacopa, dal fiore bianco con pistillo giallo

Un integratore di alta qualità, formulato con questi tre principi attivi, può rappresentare un valido alleato e una comoda soluzione per migliorare la performance delle funzioni cognitive nei momenti più critici.

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