Rigidità muscolare: le principali cause del fastidio

La rigidità muscolare è una condizione comune che colpisce persone di tutte le età. Può presentarsi in particolare con l’invecchiamento, uno stile di vita sedentario o al contrario molto attivo.

Come riconoscere quindi la tensione muscolare e come agire per migliorare la propria condizione fisica e sciogliere contratture e rigidità?

Riconoscere la tipologia di rigidità muscolare

Quella che generalmente viene chiamata “rigidità muscolare”, è diversa a seconda dell’origine della tensione fisica che si prova. Si parla quindi nello specifico di irrigidimento muscolare di origine neurologica, ortopedica o posturale. Vediamole di seguito.

Rigidità muscolare di origine neurologica

Spesso collegata a disturbi del sistema nervoso, l’irrigidimento muscolare di origine neurologica si manifesta con un’eccessiva contrazione muscolare involontaria, causando dolore e limitazioni nei movimenti.

La routine quotidiana, fatta di impegni e stress, può portare a una continua attivazione del sistema simpatico, impedendo ai muscoli di rilassarsi adeguatamente e che nel tempo induce un aumento della sensazione di tensione e fatica.

Rigidità muscolare di origine ortopedica

La rigidità muscolare di origine ortopedica deriva da problemi a carico delle articolazioni, delle ossa o delle strutture muscolari. Può essere principalmente conseguenza di infortuni, infiammazioni croniche o sovraccarichi funzionali legati all’attività sportiva o lavorativa.

Mantenere cattive abitudini come movimenti ripetitivi o allenamenti intensi senza un adeguato recupero possono contribuire a questa tipologia di tensione muscolare. Senza la giusta cura e attenzione, il corpo si abitua a schemi motori errati che, nel lungo periodo, portano a dolore e limitazioni nei movimenti.

Rigidità muscolare di origine posturale

Si verifica a causa di posture scorrette mantenute nel tempo, spesso legate a lavori sedentari o ad attività ripetitive. Questa condizione può generare una tensione diffusa nella zona cervicale, dorsale o lombare, compromettendo la mobilità e causando dolore.

Uomo seduto in ufficio che accusa mal di schiena lombare.

Un fattore determinante è l’organizzazione dell’ambiente di lavoro: sedie troppo basse o troppo alte, monitor posizionati male, scrivanie poco ergonomiche possono favorire contratture croniche.

Inoltre, l’assenza di pause attive durante la giornata lavorativa peggiora l’irrigidimento muscolare. Quando il corpo è costretto a mantenere la stessa posizione per ore, senza variazioni o movimenti di rilascio, i muscoli si irrigidiscono sempre di più, dando luogo a tensioni persistenti e dolore diffuso.

Perché accade? Cattive abitudini che compromettono le funzioni muscolari

Le cause della tensione muscolare possono essere molteplici, specie tra chi pratica attività fisica e chi, al contrario, conduce uno stile di vita piuttosto sedentario. Quali sono le principali?

La tensione muscolare tra gli sportivi

Chi pratica sport, soprattutto ad alti livelli, può sviluppare irrigidimento muscolare a causa di microtraumi, affaticamento e mancato recupero. Gli sforzi ripetuti e l’assenza di stretching adeguato possono portare a una condizione di contrattura cronica.

Tra i problemi più comuni si trovano:

  • indurimento muscolare post-allenamento dovuto all’accumulo di acido lattico;
  • microlesioni causate da esercizi intensi;
  • fastidi tendinei dovuti a sovraccarico funzionale.

Per prevenire questi disturbi, è fondamentale integrare un programma di defaticamento, stretching e un’alimentazione ricca di nutrienti essenziali.

Sedentarietà e sistema muscolare contratto: come si sviluppa

Al contrario, chi si muove troppo poco sperimenta una rigidità muscolare dovuta alla mancanza di movimento. Restare seduti a lungo porta a una perdita di elasticità e a una ridotta circolazione sanguigna, necessaria per ossigenare i tessuti compresi i muscoli,  contribuendo a dolori cronici e difficoltà nei movimenti.

I principali problemi derivanti dalla sedentarietà includono:

  • rigidità cervicale e lombare dovuta alla postura errata;
  • perdita di tono muscolare, che riduce la capacità di supporto della colonna vertebrale;
  • affaticamento muscolare cronico, spesso legato a una scarsa ossigenazione dei tessuti.

Per contrastare questi effetti, è utile integrare pause attive, stretching e brevi camminate nella routine quotidiana.

Rimedi e consigli per alleviare la tensione muscolare

Affrontare l’irrigidimento muscolare in modo naturale è possibile grazie a strategie mirate che coinvolgono il corpo e la mente. Eccone di seguito alcune.

  • Stretching e attività fisica dolce: praticare yoga, pilates o esercizi di allungamento aiuta a migliorare l’elasticità muscolare.
  • Terapie manuali: massaggi decontratturanti e fisioterapia possono favorire il rilassamento dei muscoli rigidi.
  • Integratori naturali: il Magnesio è un valido alleato per favorire le funzioni muscolari, mentre la Boswellia può aiutare a contrastare le tensioni localizzate.
  • Tecniche di rilassamento: la meditazione, la respirazione profonda e il rilascio miofasciale riducono la tensione muscolare legata allo stress.
  • Corretta idratazione e alimentazione: un apporto equilibrato di acqua e minerali aiuta il muscolo a mantenere la giusta funzionalità.
Donna che pratica esercizio con manubrio per braccia contro l'irrigidimento muscolare.

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